Numeri per magliette calcio

Nel 1926, quando il sodalizio mutò il nome in Calcio Napoli, fu definita quella che sarebbe stata la classica tenuta da gioco casalinga della compagine partenopea, composta da maglia azzurra, pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri. I colori e lo stemma vennero decisi nel 1920 dall’allora presidente del Comitato olimpico spagnolo Gonzalo Figueroa y Torres, marchese di Villamejor, per i futuri Giochi olimpici invernali che si sarebbero disputati ad Anversa; come stemma fu scelto un leone rampante giallo e come colore della maglia quello predominante sulla bandiera spagnola, il rosso. Dopo il Brasile nel 2018, i Mondiali di calcio del 2022 si svolgeranno in Qatar dal 20 novembre al 18 dicembre 2022. Il produttore americano di attrezzature Nike ha disegnato una maglia home di Brasile 2022 che rispetta i colori tradizionali della casacca brasiliana con un colore giallo dominante associato al verde per il colletto e la parte finale delle maniche.

Non si ha notizia certa di una infeudazione della città ma intorno al 1250 è certo che faccia parte dei possedimenti feudali di Tommaso di Noha che cede Maglie, Giurdignano, Palmariggi, Juvanello, Moricio e Serrano, in dote alla figlia Riccarda che va in sposa a Glicerio de Persona (De Matino), uno dei più grandi feudatari di Terra d’Otranto dell’epoca, «Terra dotalis Glicerii de Matino videlicit in Jurdiniano». Hai dei soldi? – chiese lei sottovoce. Lui invece era allegro come un fringuello; accarezzava la ragazza e faceva cantare i soldi in tasca; nelle strade maestre ci stava come a casa sua, e ad Augusta le fece far l’entrata in ferrovia come una principessa. Martino n’ebbe la certezza quando glielo vide al collo, e vide pure il merciaiuolo che lo pigliava colle buone anche lui, e gli pagava da bere per tenerlo allegro. Violante più morta che viva, e gravida di sette mesi per giunta, protestò la sua innocenza, e se la diede a gambe anche lui, la stessa notte.

Dell’Alessandria scrisse inoltre Alessandro Baricco in un articolo (Quando Rivera era un tecnigrafo al Moccagatta) del 25 gennaio 1995 per la rubrica Barnum del quotidiano La Stampa, raccolto nello stesso anno in un omonimo volume (e ivi intitolato La palla dopo il diluvio); l’occasione era la riapertura dello stadio «Moccagatta», due mesi e mezzo dopo l’esondazione del fiume Tanaro. A Firenze è presente il Conservatorio Luigi Cherubini, nello stesso isolato dell’Accademia di Belle Arti, della Galleria dell’Accademia e dell’Opificio delle pietre dure che incorpora anche il Museo degli strumenti musicali antichi che custodisce soprattutto strumenti settecenteschi come violini, viole e violoncelli, alcuni dei quali realizzati dal più importante liutaio della storia, Stradivari, nonché numerose curiosità musicali come il clavicembalo di Bartolomeo Cristofori, inventore del pianoforte. Per disgrazia s’accorse nello stesso tempo che bisognava slargare di giorno in giorno la cintura, e che le dolevano le reni nel fare le forze. Lo fo per amor della Violante, che un giorno o l’altro deve esser mia moglie e legittima sposa. Si rappattumarono anche colla Violante, per intromissione del babbo, il quale però prescrisse che dormissero lontani l’uno dall’altra, in omaggio al buon costume, finchè fossero stati marito e moglie.

Però la Violante non aveva appetito, sentendosi sullo stomaco la paura del babbo, e il peso di quell’azionaccia che Martino gli aveva fatto mettendo le mani nella cassetta. Sia pure, – rispose Martino che moriva di fame. Martino fermò un carrettiere che andava per la stessa via, e combinò di montare sul carro, lui e la Violante, pagando. Sicchè la sventurata rimase senza amici e senza quattrini, in mezzo a una via, e dovette lasciare all’Ospizio di Maternità il frutto del suo bell’amore. Nondimeno capitava spesso di dover sospendere le rappresentazioni per due settimane o tre a causa della Violante, la quale era costretta a tornare di tanto in tanto all’Ospizio di Maternità. Voglio mangiargli il cuore a tutti e due! Sicchè le rinfacciava che quando sarebbe divenuta grossa come il tamburone, il pubblico li avrebbe lasciati in piazza tutt’e due a grattarsi la pancia. Violante era un po’ goffa, un po’ pesante; ma allorchè girava in tondo su di un piede, o s’arrampicava sul dorso di Martino, scopriva tali attrattive che la gente correva in piazza a vedere, siti maglie da calcio e metteva volentieri mano alla tasca.

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