Maglietta bianca ronaldo real madrid

Subentrato a Del Piero nel secondo tempo, il francese segna il gol dell’1-0 a un quarto d’ora dal termine con una giocata molto simile a quella che aveva sbloccato la sfida con le merengues due anni prima: traversone dalla fascia destra, real madrid maglia 2025 sponda di testa di un compagno (stavolta è Ibrahimovic) a rimettere palla nel mezzo e girata vincente di Trezeguet. Poi a venti secondi dalla fine il gol e il sorpasso di una squadra orrenda ai danni di un Bologna troppo brutto per essere vero. Ci è voluto molto impegno ed un po’ di fortuna ma il Bologna è riuscito a perdere all’ultimo tuffo la partita più brutta del secolo. Dei suoi modelli: «Un giocatore che ho visto molto e che mi è sempre piaciuto è Dybala. I bianconeri corteggiano Marcelo, puntano a stupire con il ritorno di Pogba (voce molto insistente, attenzione!), non mollano del tutto nemmeno la pista Milinkovic-Savic.

Donadoni decide che Nagy oggi non serve e mette al suo posto un Taider in fase distruttiva, il resto, se facciamo finta di dimenticarci il ritorno di Mirante, è lo stesso che ha battuto il Palermo. Arriva il Palermo che perde consecutivamente da quando Andreotti era Presidente del Consiglio ed il Bologna vorrebbe tornare a vincere considerando che l’ultima volta che abbiamo preso i tre punti eravamo andati allo stadio in braghini. Il piano è decennale, l’obiettivo è la salvezza, la ragione capisce tutto e il cuore beatifica chi ci ha preso dall’inferno e ha sconfitto il Male, ma giornate come oggi è ora di mettercele alle spalle una volta per tutte. Con la divisa Home del Real Madrid, adidas ha voluto rendere omaggio alle tradizioni della celebre città del club. I rossoblu vanno ad Udine per affrontare l’ultima squadra di Serie A rimasta alle nostre spalle e Donadoni sceglie Torosidis in difesa, Pulgar a centrocampo e Mounier nello pseudo-tridente d’attacco per cercare di rovinare la festa dei 120 anni friulani. Non si capisce bene dove sono i gialli, ormai il canovaccio (davvero divertentissimo) è palla nello spazio intergalattico per Salah che corre per due anni luce nel vuoto e si presenta davanti a Da Costa.

Quota legata all’organizzazione di quattro amichevoli tra i due club nei prossimi quattro anni e ai relativi proventi ottenuti. Per i portieri sono state realizzate quattro divise, tutte con lo stesso template, nelle varianti verde, nero, grigio e giallo. In pratica il mister ha ricordato ai giocatori come si sono allenati in settimana, dicendo che non ci si può svegliare solo quando si è in emergenza. Nella ripresa il mister prova la carta Di Francesco che quantomeno prova a strappare e anche se merita le parole dure di Donadoni a fine partita per non aver chiuso sul cross da cui nasce il gol non mi sembra sinceramente più responsabile di altri di questa sconfitta. Il 25 settembre la squadra di Simeone trova la prima sconfitta stagionale cadendo per 1-0 in casa dell’Alavés, ultimo in campionato. Il 24 ottobre a Valencia, in occasione della cerimonia dei Premi LFP, tre giocatori (Godín, Griezmann e Oblak) e il tecnico Simeone sono stati premiati per i meriti conseguiti nella passata stagione.

I rossoblu non hanno né gioco e né idee, in compenso sono molli nei contrasti, imprecisi negli appoggi e totalmente immobili, tanto che l’Udinese arriva a giocarsi dei tre contro tre senza che il Bologna stia realmente attaccando. Che l’Atalanta fosse in forma lo sapevamo, che il Bologna stia cercando di recuperare uomini e morale anche, ma l’atteggiamento di oggi è stato veramente desolante e le parole di Donadoni in conferenza stampa piuttosto pesanti. Per fare meglio di quel Bologna i rossoblu dovranno fare risultato ad Udine, ed anche se è ovvio e scontato che la classifica a novembre conta fino ad un certo punto, non dimentichiamoci che la zavorra dello scorso campionato sembrava fosse l’inizio disastroso con Delio Rossi. La quantità di appoggi sbagliati mette in crisi gli statistici, non teniamo un pallone nemmeno fosse ad orologeria e marchiamo gli avversari a distanza di sicurezza che non si sa mai potrebbero avere l’influenza. A me pare un buon segno, fosse davvero contento sarei più preoccupato. Anche oggi al Dall’Ara c’erano più di ventimila spettatori, compresi i piccoli tifosi strisciati, e anche se siamo solo in novembre è la terza volta che usciamo sconfitti.

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