Maglia rodriguez real madrid

Così forte da essere paragonato a Diego Armando Maradona e battezzato, un po’ partigianamente, “Maradona dei Carpazi”. Un’altra punizione è fatale alla Juve al 90’: Young da sinistra mette in area, Fellaini (dal 79’ per Sanchez) sfiora di testa, Szczęsny un po’ goffamente smanaccia trovando lo sfortunato rimpallo prima su Bonucci poi su Alex Sandro per il più beffardo degli autogol. La partita ristagna fino al 65’ quando scocca il lampo: Bonucci verticalizza per Cristiano Ronaldo che brucia Lindelof sullo scatto e al volo di destro fulmina De Gea per il suo primo bellissimo gol in Champions con la maglia della Juve. Al 34’ De Gea deve invece impegnarsi alla grande per deviare in tuffo un tiro di Cuadrado deviato da Matić. A ruota, maglia drago real madrid il portiere del Manchester tiene impedisce il tracollo della sua squadra opponendosi alla grande a un tiro ravvicinato di Pjanić. Diego Costa comincia la sua carriera militando nelle giovanili del Barcelona Esportivo Capela, una piccola squadra brasiliana dello Stato di San Paolo. Inter. Alla sua seconda stagione nella capitale, il 19 agosto 2007 vince la Supercoppa taliana, battendo ancora l’Inter, sempre a San Siro, per 1-0. In UEFA Champions League, dopo aver superato il girone eliminatorio con un secondo posto alle spalle del Manchester United, la Roma riesce nell’impresa di eliminare agli ottavi il Real Madrid vincendo al Santiago Bernabéu.

La formazione olandese, vincitrice in finale contro l’AC Milan un anno prima, cercava di diventare la prima squadra a difendere il titolo in UEFA Champions League, ma si è arresa 4-2 ai rigori. Le merengues non perdono nell’atto conclusivo da 18 anni, e più precisamente dal novembre del 2000: in quell’anno, il Real perse la Supercoppa Europea contro il Galatasaray (2-1 e gol decisivo di Jardel) e la Coppa Intercontinentale contro il Boca Juniors (2-1 e doppietta di Martin Palermo), ma dopo quel doppio ko è diventato un’autentica macchina da guerra.Lo dicono le tre Champions League vinte negli ultimi quattro anni, due consecutive (nessuno ci era mai riuscito dal cambio di nome/format) e cinque negli Anni Duemila, ma anche un’altra statistica: il Real Madrid non perde una finale da quando la competizione si chiama Champions League, avendone vinte sei su sei. Gli spagnoli inseguono il loro 13° titolo, che sarebbe anche il 4° nelle ultime cinque edizioni e addirittura il terzo di fila, impresa che non si registra dal Bayern di Beckenbauer tra il 1974 e il 1976. Per il Liverpool si tratterebbe invece della sesta corona europea.

Nessuna sorpresa nel Liverpool: Klopp schiera dall’inizio gli stessi undici che avevano giocato a Roma contro i giallorossi. Si parte il 22 agosto con gli anticipi della prima giornata in Serie A, tutta in notturna come tutta in notturna sarà anche la seconda giornata, quella del big match (Roma – Juventus) e soprattutto del derby milanese (Milan – Inter) di fine agosto voluto dal computer, maglia drago real madrid programmato anche quest’anno senza prevedere alcuna testa di serie. Il 2 gennaio 2024, all’esordio in Coppa Italia con i rossoneri, segna la sua prima doppietta con il Milan, nel successo per 4-1 sul Cagliari. Al 35’ ancora grossa chance bianconera: Cristiano Ronaldo mette in mezzo da destra, Khedira gira di prima e scheggia la base del palo alla destra del portiere spagnolo del Manchester. Al 50’ replica juventuna: Dybala da destra lascia partire un mancino a girare che colpisce la traversa con De Gea immobile.

La supremazia territoriale e di possesso palla dei bianconeri però non fa correre veri pericoli a De Gea. Dall’urna esce però subito fuori il Genoa futuro semifinalista, e l’avventura termina immediatamente. Brivido in area juventina su un taglio di Sanchez che però non arriva sul pallone. Parte bene la Juve, pericolosa in area con CR7 e Bentancur. I precedenti sono dalla parte del Liverpool, ma per i Reds c’è da scalare un’autentica montagna: la finalissima di Champions League tra gli inglesi e il Real Madrid non ha assolutamente un esito scontato, visto che si sfideranno grandi giocatori (Salah, Mané e Firmino contro Ronaldo, Isco e compagnia cantante) e due squadre in forma, ma i britannici devono fare i conti coi numeri mostruosi del Real Madrid. Iosif (Joseph) Stalin invece non ha mai nascosto la propria passione per la Dinamo Mosca, una delle due squadre di calcio più antiche della Russia.